Sinodo. Il cardinal Schönborn “La chiesa deve accompagnare le persone omosessuali”

20 settembre 2015
dal portale gionata.org

cardinale_schonborn

Articolo pubblicato sul sito cattolico La Vie (Francia) il 16 settembre 2015, liberamente tradotto da Marco Galvagno

Per l’arcivescovo di Vienna la chiesa deve accompagnare le persone la cui vita non è conforme agli insegnamenti della chiesa e riconoscere ciò che vivono di buono, prima di formulare un giudizio. A qualche giorno dall’assemblea generale del sinodo consacrato alla famiglia, il cardinal Schönborn, arcivescovo di Vienna ha concesso un’intervista a Antonio Spadaro, redattore capo di Civiltà Cattolica.

Il Catholic Herald ne ha redatto una sintesi in inglese. “Siamo tutti chiamati a osservare la situazione, non dall’alto, cominciando da idee astratte, ma con lo sguardo di pastori che scrutano la realtà di oggi con spirito evangelico.” I ministri della chiesa, secondo il cardinale devono riconoscere ciò che vi è di buono. Ad esempio un matrimonio civile è meglio di una semplice coabitazione, perché la coppia ha preso un impegno pubblico nei confronti dell’altro”. “piuttosto che parlare di ciò che manca, bisogna guardare a ciò che vi è di positivo in questo amore”.

Il cardinale Schönborn evoca in questa intervista il caso d’un suo amico gay che dopo vari anni di relazioni instabili vive oggi un rapporto di coppia stabile:  “è un miglioramento,  condividono gioie e dolori e si aiutano vicendevolmente. Dobbiamo riconoscere che questa persona ha fatto un passo importante per il proprio bene e per quello altrui, anche se la chiesa non può considerare la sua situazione regolare. Il giudizio che la chiesa dà sugli atti omosessuali è necessario, ma deve guardare prima nella sala da pranzo, che nella camera da letto. Deve accompagnare le persone”.

L’arcivescovo di Vienna si è anche attardato a parlare della situazione dei divorziati risposati, racconta il sito del settimanale inglese. Il cardinale Schönborn sottolinea che come figlio di divorziati, il cui padre si era risposato sa di essere cresciuto in una famiglia patchwork e anche se non era del tutto conforme alla chiesa di Cristo, ha fatto l’esperienza della bontà radicale della famiglia.

Sfortunatamente dice i mass media sembrano aver fatto della questione dei divorziati risposati civilmente senza aver ottenuto l’annullamento, un banco di prova per papa Francesco chiedendo “avrà misericordia per coloro che vivono in unioni irregolari? Cioè aprirà loro l’accesso ai sacramenti?” , vogliono il perdono della chiesa,  riprende il cardinale, ma prima di chiedere perdono alla chiesa lo devono chiedere ai loro figli, al loro ex marito o all’ex moglie. I ministri della chiesa possono aiutarli a proseguire su questo cammino”.

Testo originale: Cardinal Schönborn : “Une relation homosexuelle stable est préférable à une aventure”