Oggi 21 maggio 2017 e per il terzo anno consecutivo, abbiamo partecipato presso la chiesa Valdese di Padova al culto contro l’omofobia, la transfobia e l’intolleranza. E’ sempre bello condividere questo momento di preghiera insieme ai fratelli Valdesi per la loro cordiale accoglienza , per la bellezza delle parole bibliche e le riflessioni proposte e per l’armonia dei canti eseguiti dal coro Canone Inverso.
Questo contesto di gioiosa preghiera ci da speranza e ci infonde la forza per continuare a impegnarci per il superamento delle discriminazioni e la diffusione dell’Amore universale e unico del nostro Dio.
Pubblichiamo a continuazione un articolo apparso nel numero 42 di RIFORMA (04-11-2016), settimanale delle chiese evangeliche battiste, metodiste, valdesi in occasione dei 150 anni della fondazione della chiesa metodista di padova, e che racconta un percorso di reale accoglienza e dialogo tra questa chiesa e le persone omosessuali.
Accoglienza e dialogo con le persone omosessuali
Nel 1980, al centro ecumenico Agape (Prali, To), si tenne il primo convegno italiano su «Fede cristiana e omosessualità». A questo incontro e ai tanti altri che seguirono hanno partecipato molte persone omosessuali di ogni parte d’Italia, desiderose di trovare un luogo accogliente dove poter parlare liberamente, senza pregiudizi o condanne.
Proprio a Prali, nelle pause del convegno del 1985, alcuni amici omosessuali di Padova e province limitrofe formarono il gruppo «l’Incontro» per proseguire in Padova la bella esperienza di confronto, dialogo e condivisione vissuta ad Agape. I coniugi pastori evangelici Costabel (i pastori valdesi di Padova Bruno Costabel e la moglie Maddalena Giovenale), con il consenso del Consiglio di chiesa, misero a disposizione del gruppo la sala e l’uso della cucina.
Fin da subito i pastori Costabel hanno riservato al gruppo «L’incontro» una calorosa accoglienza e molta disponibilità. Hanno sempre sostenuto attivamente l’iniziativa, al punto che loro stessi partecipavano agli incontri. Avevano capito I”lmportanza di dare spazi idonei e visibili, perché i partecipanti potessero discutere e riflettere liberamente sul tema dell’omosessualità e della fede in rapporto al proprio vissuto. Grazie alla Chiesa metodista, «L’Incontro» è stato il primo gruppo a Padova a essere accolto, ascoltato e ad avere visibilità, cosa allora improponibile per la Chiesa cattolica.
Le riunioni, che avevano cadenza mensile e prevedevano anche interventi di relatori esterni e in particolare di autori di libri a tematica gay, si sono protratte fino al 1995, grazie al rispetto e all’accoglienza dei vari pastori che si sono susseguiti. Purtroppo, per l’avvicendarsi di varie situazioni legate al funzionamento del gruppo stesso, questo si è sciolto nel 1995.
Nel 1998, a Padova, alcuni credenti omosessuali, provenienti da diverse città del Veneto, hanno costituito un nuovo gruppo, «Emmanuele», con sede in una parrocchia di Padova. Anche questo gruppo ha voluto continuare il dialogo con la Chiesa metodista e il 17 maggio 2007, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, fu celebrata insieme la prima veglia di preghiera. Tale collaborazione è rimasta durante gli anni, soprattutto in occasione di questa annuale veglia. Nel 2015 e 2016 la ricorrenza è stata inserita nel culto domenicale, che ha visto la partecipazione gioiosa dell’intera comunità e di tante persone esterne.
Il gruppo «Emmanuele» è riconoscente a questa Chiesa per avere sempre sostenuto e condiviso le sue iniziative e ne ringrazia i vari pastori. Ricorda in particolare la compianta Caterina Duprè e Caterina Griffante che con entusiasmo hanno condiviso i bellissimi momenti di riflessione e preghiera anche nella chiesa cattolica di Santa Caterina d’Alessandria. Un sentito grazie per la disponibilità e accoglienza va anche all’attuale pastora Ulrike Jourdan che ha voluto raccogliere questa testimonianza in occasione del 150° anniversario della Chiesa evangelica metodista di Padova.